venerdì 11 settembre 2015

Due figlie e altri animali feroci

Il libro che vorrei consigliarvi oggi è un romanzo molto divertente scritto da Leo Ortolani, un fumettista. 

Si intitola "Due figlie e altri animali feroci" e racconta della sua esperienza di adozione internazionale in Colombia delle sue due bimbe. 
Lo stile di scrittura è molto scorrevole: lo scrittore, attraverso delle email a parenti e amici a casa, racconta dell'incontro con quelle che diventeranno sue figlie e racconta loro le avventure con le piccole. 

All'inizio, nei primi capitoli, racconta delle motivazioni che stanno alla base della loro scelta.

"Fate un giro sui forum dei genitori che stanno cercando di adottare. Ovunque, la richiesta di un consiglio su come rispondere agli psicologi, se sia meglio raccontare tutto, ma proprio tutto, oppure se sia più prudente tacere del nonno che ammazzava le vecchie e le sotterrava nell'orto, accennando solo all'incredibile dimensione delle zucchine. E poi tutte quelle domande, cercando non si sa cosa. Com'erano i tuoi genitori? Hai fratelli? Com'è il vostro rapporto? Hai nipoti? Credi negli UFO? Sette per otto?"
Non vi aspettate consigli sul l'adozione o una critica alla burocrazia che sta dietro ad una scelta del genere.Si tratta piuttosto di un diario delle loro giornate in Colombia, quando lui e la moglie cercavano di capire come fare ad affrontare le "disgrazie" tragicomiche con cui tutti i genitori si trovano ad avere a che fare. Non ci sono "'modi d'uso" e non è un manuale di istruzioni, ma credo che qualsiasi persona che abbia dovuto occuparsi di un bimbo per un pò di tempo si possa immedesimare nelle vicende raccontate. 

Mi è piaciuto leggere che la famiglia non è una cosa che si crea dal nulla, in modo automatico, così, da un giorno all'altro. Per costruire una famiglia ci vuole molta molta pazienza e, soprattutto, tanto amore. 
In particolare, mi ha molto commosso il capitolo finale, dove l'autore ha trattato brevemente lo stato della situazione dopo un anno con le sue figlie. Alcune difficoltà sono rimaste, altre si sono attenuate, e ne sono sorte di nuove. Ma quello che è rimasto è la figura di due genitori sempre più innamorati delle loro bimbe, nonostante tutto!

"Sono giorni in cui ci si rende conto che due settimane non bastano a fare famiglia. Che se le sgridi e/o le patacchi, sei un mostro, e il primo che le fa giocare senza riprenderle (che poi, tanto, mica se le porta a casa lui!) diventa immediatamente il nuovo papi o la nuova mami. Un po' ci si rimane male. Io, che sono una persona matura e ho 43 anni, questa me la pagano! [...] Solo perché non ti faccio fare tutto quello che vuoi, adesso vai a cercarti un altro papi? Ti metto a posto io! Mia moglie, però, mi dice «se tu non la ami, lei non ti ama!» [...] Lo sapevamo, ce lo avevano detto: «guardate che vi metteranno alla prova. Guardate che andranno dagli altri, a farsi coccolare, e non da voi. Che lo fanno apposta». Chiaramente ci vorrà del tempo, prima che questa strana famiglia possa cimentarsi e diventare tale... Ci sono momenti in cui si fa fatica ad accettare queste cose, così come le stesse bimbe avranno momenti in cui faranno fatica ad accettare noi. Resta il fatto che noi siamo i loro genitori, e che faremo tutto quello che possiamo perché crescano amate, educate e gioiose. "


Riguardo l'autore, vi segnalo anche una breve, ma divertente, intervista a questo link, che vi anticipa un pò lo stile di scrittura di questo autore, per chi, come me, non lo conosce come fumettista.

Buona lettura!

1 commento:

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