sabato 22 novembre 2014

La verità ti fa male, lo so

Ho appena finito il libro "Il mio sbaglio preferito” di Chelsea M. Cameron, edito Mondadori.
Tra parentesi, a chi piace il genere Young Adult, ve lo consiglio: è scritto bene ed è coinvolgente!

Entrambi i protagonisti nascondono un segreto all'altro. Quando lei chiede a lui di svelarglielo, la sua risposta è:
“A volte la gente non vuole sapere la verità. A volte la verità è peggio di una bugia."


Purtroppo questa è una cosa che mi sono ritrovata a pensare anch'io ultimamente.

Moltissime volte io stessa mi sono trovata nel mio quotidiano a scontrarmi con la mia voglia di dire la verità, per cercare di migliorare una situazione che magari non è molto rosea. Da più parti e in diverse occasioni mi sono sentita dire che bisogna far finta di niente e sopportare, che per una "finta diplomazia" è meglio non dire una verità scomoda, oppure mi sono trovata un muro davanti quando ho cercato di dire ad una persona che le cose come stavano dovevano cambiare. La cosa più odiosa che mi è stato detto una volta è stata: "si è sempre fatto così!". E allora????!!!???

Ok, io sono un'idealista di natura. Mi piacerebbe vivere in un mondo "bello" e cerco, nel mio piccolo, di renderlo migliore. Molte volte, quando mi trovo di fronte ad una situazione problematica o ricevo una critica, prima di addossare la colpa agli altri o, peggio ancora, al "sistema", metto me stessa in discussione e mi faccio un esame di coscienza per chiedermi come posso cambiare.
Non sono perfetta e molto spesso mi ritrovo a fare gli stessi errori cento, mille volte, però ogni volta SEMPRE, cerco di partire prima da me stessa.
Credo sia giusto così, nessuno al mondo è perfetto e si può sempre migliorarsi. Certo, è impegnativo perchè porta molte volte a fare dei cambiamenti personali che non sono sempre facili e indolori.

Il più delle volte è meglio non sentire quello che si ritiene scomodo. Molte persone si rendono conto che delle situazioni che non vanno bene così come stanno, però preferiscono far finta di non vedere, così non bisogna far fatica per trovare una soluzione più consona. Eppoi si danno man forte dicendo: "ma anche gli altri fanno/sono così!".

Affrontare una situazione difficile richiede prima di tutto coraggio: coraggio di farsi delle domande, cercare delle risposte e affrontare le conseguenze cercando una soluzione.
Per pigrizia si preferisce far finta di niente, oppure, peggio ancora, si fa finta di niente perchè ci si sente perfetti così come si è.
Non vedere un problema è ancora peggio di non aver voglia di affrontarlo. In questo ultimo caso, almeno, si riconosce che c'è qualcosa che non va, anche se magari non si ha la voglia di fare qualcosa. Ma se non ci si accorge che qualcosa va cambiato, allora non si è neanche disposti ad ascoltare gli altri quando mettono di fronte una "verità scomoda".



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