venerdì 11 novembre 2016

Melody

Siamo nel 2016, viviamo in una società evoluta in mille cose, eppure in quanto a disabilità ci sono ancora MOLTI ostacoli da superare.

Tutti abbiamo delle disabilità. Quali sono le tue?

Questa settimana ho letto un libro che ha vinto il premio Andersen nel 2016, scritto per adolescenti ma che in realtà consiglio davvero a tutti perchè è ricco di spunti di riflessione, sia per genitori che per insegnanti. Inoltre, io l'ho trovato fantastico!



Il libro racconta la storia di Melody, una bambina di 11 anni affetta da una grave disabilità che la costringe su una sedia a rotelle e che le impedisce, oltre che il movimento, anche l'uso della parola. Forse, più che la mancanza di autonomia, è proprio il fatto di non riuscire a comunicare quello che sente che mette più in difficoltà la nostra protagonista. Deve essere frustrante non riuscire a comunicare in nessun modo e questo è ben spiegato nel libro

[Tutti si esprimono con le parole. Tutti tranne me. E scommetto che la maggior parte della gente non è consapevole del vero potere delle parole. Io invece sì. I pensieri non hanno bisogno di parole. Le parole hanno bisogno di voce. Io adoro il profumo dei capelli appena lavati della mamma. Adoro sentire la barba ispida del papà, prima che si rada. Ma non ho mai potuto dirglielo.]
Nella prima parte del libro, mi ha molto colpito la non comunicazione di Melody. Dentro sente di avere moltissimo da dire, ma non riesce ad esprimersi e si sente molto frustrata. Un episodio in particolare, raccontato proprio nelle primissime pagine, mi è rimasto impresso: Melody ha 4 anni ed è al supermercato con la mamma. Vede in uno scaffale una confezione di mattoncini di plastica dai colori sgargianti che la tv aveva annunciato che andavano ritirati dal mercato perchè contenevano una vernice al piombo. Lei prova ad indicarli alla mamma, ma lei interpreta questo gesto come un suo capriccio. Melody continua a scalciare e a dimenarsi per tentare di farsi capire che vorrebbe solo che venissero tolti dallo scaffale, ma la mamma non capisce. Tutta la gente li guarda e alla fine la mamma è costretta ad uscire velocemente dal supermercato e ad andare a nascondersi con la figlia urlante in macchina. Il medico, contattato dalla mamma preoccupata, le prescrive un sedativo. 

Credo che un episodio del genere sia tristissimo, leggendolo mi sono commossa un sacco. Quante volte gli adulti non capiscono un bambino e, credendo di sapere tutto a prescindere, etichettano una situazione interpretando il piccolo, senza CAPIRLO veramente? Io lavoro con bambini autistici e moltissime volte vedo persone che, quando vedono il bambino piangere o urlare, dicono "è stanco" oppure "sta facendo i capricci", senza cercare/volere neanche minimamente di capire quello che veramente sta provando.
[Non riesco a immaginare come ci si senta ad avere tutte le parole rinchiuse dentro.]
A causa della sua disabilità Melody viene trattata come una bambina piccola e nessuno pensa che in realtà lei è molto intelligente. I suoi insegnanti della scuola e i medici che si occupano di lei non pensano che lei abbia delle capacità di apprendimento e lei passa le giornate a scuola a ripetere l'alfabeto. In realtà Melody ha una memoria fotografica ed è una bambina super intelligente. 

[La musica è potente, è in grado di far riaffiorare i ricordi. Può influenzare il nostro stato d'animo e darci la forza di reagire ai problemi che dobbiamo affrontare.]
Sarà una sua vicina di casa, la signora V, l'unica che crede veramente nelle capacità di Melody e che la aiuterà moltissimo. Innanzitutto convincendo i genitori ad acquistare una speciale macchina (il Medi Talker) che consentirà a Melody di comunicare con il mondo.  
La prima volta che Melody dice ai suoi genitori che le vuole bene, mi sono commossa anche io come i protagonisti del libro. 

Grazie all'uso della parola, Melody può finalmente far vedere a tutti quanto vale. Certo, il percorso non sarà sicuramente una passeggiata... ma lei è una persona forte e, grazie anche alla vicinanza delle persone che le vogliono bene, riuscirà ad ottenere il suo posto nel mondo.



Non vi svelo altro. Sicuramente vi consiglio questo libro, del quale condivido molte espressioni e molti episodi. Vi dico solo che non ho potuto leggerlo di seguito perchè era così commovente che, di tanto in tanto, avevo bisogno di una pausa per non farmi sopraffare dalla commozione.

Buon venerdì e buona lettura,
Stefania

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