venerdì 24 giugno 2016

La' dove fioriscono le magnolie

Buon venerdì!

Oggi vi parlo di:





E' un libro molto carino che racconta la storia di Rebecca che, a 14 anni, si ritrova sola dopo che la madre e il suo compagno sono morti in un incidente stradale. La sua nuova vita sarà con il padre e il fratellino affetto dalla sindrome di down, di cui lei non conosceva l'esistenza.
Con il padre Rebecca scoprirà che la sua vita non era come lei pensava e riuscirà ad andare oltre alle apparenze e a capire meglio il perchè delle scelte passate dei suoi genitori.

Mi è piaciuto questo libro perchè dà una diversa prospettiva alle cose. Rebecca è cresciuta per tutta la vita credendo che il padre l'avesse abbandonata e ignorando l'esistenza di suo fratello. Scoprirà che niente è come sembra in un susseguirsi di colpi di scena. Il punto di vista di Rebecca, che sarà la narratrice del romanzo, è intervallato da stralci del diario della madre che Rebecca trova dopo la sua morte e che aiuteranno il lettore a scoprire un altro punto di vista di tutta la vicenda.

Ho apprezzato il modo con cui si è affrontato il tema della diversità. Tutti i famigliari trattano il ragazzo normalmente (e questo, purtroppo, non è scontato!) e Rebecca stessa, che non conosceva di questa particolarità del fratello prima di incontrarla, si stupisce che
<<quello che i dottori si erano dimenticati di dirci è che Ben è capace di fare un sacco di cose. Magari non allo stesso tempo in cui le faremmo io e te, ma ne è comunque capace.>>

Un'altra cosa che mi è piaciuta è il modo in cui si è parlato del lutto. Non è un romanzo strappalacrime, non ci sono piagnistei o disperazioni, anche forse per la giovane età della ragazza protagonista del racconto. I sentimenti vengono descritti semplicemente, ma hanno il potere di arrivare dritto al cuore.
<<il lutto non è una fase della vita e neppure una condizione o un sentimento. Non è qualcosa attraverso cui passa chi resta e neppure, oserei dire, qualcosa che abbia un termine in prospettiva. [... ] C'è un dolore costante, naturalmente; una nostalgia perenne della mamma. Nostalgia di un tempo che vorrei - con tutta l'anima - rivivere al rallentatore, in modo da imprimermi nella memoria ogni dettagli che la prima volta avevo trascurato.>>




Buona lettura, a presto con altri consigli!
Stefania

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