Noi adulti viviamo con mille stereotipi che ci sono stati insegnati dai genitori o dalla scuola, ma da piccoli non ci si aspetta niente e tutto è una novità.
L'altro giorno mi è capitato di giocare con un bimbo di 2 anni. Insieme, abbiamo preso i pennarelli e ci siamo messi a colorare un disegno.
Io sono partita col colore rosa e ho cominciato a colorare la faccia del contadino e il maialino. Il bimbo mi ha guardato, mi ha passato il verde e mi ha detto: "colora la faccia del maialino!"
Lì per lì sono rimasta un pò perplessa, ma mi sono lasciata convincere dai suoi occhioni e ho accettato. Per una precisina come me mi sembrava una cosa strana.
Poi piano piano si è lasciato coinvolgere anche lui e abbiamo continuato il disegno insieme.
Abbiamo usato tutti i colori della scatola e io ho smesso di preoccuparmi di come erano i colori in realtà e ho lasciato che lui a guidarmi nella scelta.
Questo è il nostro risultato finale:
Il disegno non è sto capolavoro del secolo, ma l'ho tenuto per ricordarmi, riguardandolo, di quello che mi ha insegnato un piccolo ometto: i colori servono per divertirsi e per rendere il mondo più allegro, non ci sono stereotipi di nessun tipo e si può fare come ci pare. Non è importante la precisione, ma lo stare insieme e condividere la creazione di uno stesso progetto.
Scusate se è poco!
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento!