lunedì 28 settembre 2015

Le scene più tristi dei telefilm

Io sono una persona che si commuove moltissimo, sia per quello che mi succede nella vita di tutti i giorni, sia per quello che vedo in tv.
Spesso mi ritrovo a guardare un film singhiozzando per questa o quella scena e questa cosa è motivo di derisione da parte della mia famiglia...
Tra le moltissime serie tv che seguo/ho seguito nel passato, ci sono delle scene che, per quanto ormai le conosco a memoria, mi provocano lo stesso un pianto ogni volta che le rivedo.

Ecco un elenco assolutamente in ordine sparso di queste scene:

1) scena finale prima serie OC, Ryan se ne torna a Chino e tutti sono tristi... e vogliamo parlare della canzone di sottofondo????!!!!????


2) Una mamma per amica, stagione 2 episodio 19: Jess e Rory hanno appena fatto un incidente e Jess è sparito. Luke lo trova e l'unica cosa che si sente dire è "mi sono assicurato che lei stesse bene". Troppo dolce!!!


3) One tree hill, la morte dello zio Keith. E' stata una perdita difficile da accettare, perchè era uno dei miei personaggi preferiti e mi piaceva il suo rapporto con i protagonisti della serie... tuttavia questa morte ha dato il via ad altri momenti strappalacrime per le successive serie dello show e ha dato modo a noi fans di rivedere di nuovo il mitico zio Keith, anche se brevemente.,.


4) Friends, ultima puntata dell'ultimissima stagione: un finale triste perchè è difficile lasciare andare una serie così bella! Mamma mia quante lacrime ho versato!!!!!


5) Chuck: la morte di Stephen J. Bartowski. Su Chuck potrei dirvi moltissime cose... è un telefilm che ADORO e che riguardo spesso. Ci sono molte scene che mi hanno fatto sorridere e molte che mi hanno fatto commuovere. Ma la morte del papà di Chuck, tra tutte, mi è dispiaciuta particolarmente.


6) The Flash: Barry dice al papà chi è in realtà!




Ci sarebbero moltissimi altri momenti che mi hanno commosso. Magari in un altro post, più avanti, ve ne racconterò ancora... Intanto, per il momento, sono curiosa di aspettare le vostre scene commuoventi!

A presto, Stefania

venerdì 25 settembre 2015

Matrimonio al castello delle fate

Ciao a tutti!

Oggi vi presento un libro che non ha bisogno di mille parole o lunghe spiegazioni, perchè si tratta di una vera e propria opera d'arte.


E' un libro pop-up per piccole principesse e, perchè no, per piccoli principini.

Vi lascio alle immagini, che parlano da sole... scusate se non sono proprio bellissime, ma mentre fotografavo mi sono resa conto che è DIFFICILISSIMO rendere al meglio un libro popup!!!




Qui vi lascio alcuni dettagli:









Buona lettura e buon venerdì del libro!!!

mercoledì 23 settembre 2015

Biglietti per ogni occasione

Ciao a tutti!!

Oggi vi voglio mostrare due card che ho fatto. A me servivano per due sorelle che si sono laureate, ma ve le voglio condividere perchè sono semplicissime, veloci da fare per chi ha bisogno di un biglietto all'ultimo minuto e, soprattutto, sono versatili e utilizzabili per ogni occasione.



lunedì 21 settembre 2015

Mini canvas: una vera ossessione

Sono andata in fissa per le mini canvas che trovo da Tiger. Le trovo molto versatili e poco ingombranti anche per chi ha poco posto. Decorarle non è così semplice, perchè lo spazio a disposizione è limitato e bisogna "contenere la propria creatività", ma le adoro!!!

Ho già decorato questa un pò di tempo fa, ma non mi bastava, così ne ho preparata un'altra:


E, nel caso non rimanessi senza, ne ho acquistata anche già un'altra che resta in attesa di una prossima ispirazione!!!

venerdì 18 settembre 2015

Serie Lux di Jennifer Armentrout

Ciao a tutti!

Oggi vi voglio parlare non di un libro, ma di un'intera serie che ho finito di leggere da poco.
L'autrice è Jennifer Armentrout, scrittrice di young adult dal filone fantasy molto conosciuta in America.

La serie è composta da 5 libri che raccontano le vicende di Daemon e Katy (Obsidian, Onyx, Opal, Origin e Opposition) e da un prequel (Shadows) dove si narrano le vicende del fratello di lui, Dawson, e della sua ragazza Bethany, che comunque spunteranno anche nel corso della saga.

Katy si è appena trasferita con la madre in una nuova città dopo la morte del padre a causa di una malattia. Subito instaura un'amicizia speciale con la sua vicina di casa, Dee, che vive con il fratello Daemon, che però non vede di buon occhio l'amicizia tra le due ragazze e tenta di osteggiare in molti modi l'amicizia tra Katy e la sorella.
Nel corso del primo libro, si scoprirà che Daemon, Dee e altri loro amici sono in realtà degli alieni appartenenti alla stirpe dei Luxen, degli esseri di luce che hanno dei superpoteri (un pò alla Twilight, insomma!). Come nei libri dei vampiri, anche i Luxen sono belli e dannati, è impossibile non provare simpatia per Daemon, che con i suoi modi un pò sgarbati tenterà di conquistare la protagonista ed entrerà nel nostro cuore.

Il primo libro è incentrato principalmente nel racconto dell'amicizia speciale tra Dee e Katy e di tutte le litigate con il fratello che non vede di buon occhio la loro frequentazione. Si scoprirà che in realtà Daemon si sente responsabile per la sorella, perchè è il maggiore e perchè entrambi portano il peso del dolore della morte dell'altro fratello Dawson. Tutti i suoi tentativi di impedire l'amicizia tra le due ragazze, in realtà non è nient'altro che un suo modo per tenere al sicuro il loro segreto.
Più volte viene evidenziato il problema dell'amicizia (e dell'amore) tra diverse stirpe. Daemon non accetta che Dee frequenti Katy perchè teme che lei, scoprendo chi sono in realtà, lo possa dire al Ministero della Difesa e che vengano tutti imprigionati e messi in gabbia dagli umani per sfruttare i loro poteri. Anche se innamorato di Katy fin da quando l'ha vista per la prima volta, non si abbandona ai suoi sentimenti perchè non è quello che ci si aspetta da lui, che fin da piccolo è destinato ad un'altra Luxen, come lui.

"Ho diritto anch'io ad essere felice e non dovrebbe importare molto di chi mi innamoro".

I Luxen devono combattere contro i loro nemici, gli Aurum, che sono degli esseri di ombra che vogliono assorbire tutta la luce dei Lux e diventare potenti. Mi è piaciuto molto l'immediatezza della similitudine Cattivo-Buio e Buono-Luce.

Nel corso dei vari libri, i ragazzi dovranno scontrarsi con un nemico sempre più potente e con vari dilemmi esistenziali. Non c'è più solo il loro amore, ma anche la difficile scelta tra il bene e il male. Per esempio, mi ha molto colpito la discussione sull'uccidere i cattivi e sul rimorso che una tale azione comporterebbe. Mentre leggevo, anch'io avrei voluto optare per una scelta facile come quella di uccidere il cattivo. Ma Daemon, con i suoi discorsi, mi ha fatto capire che non è sempre così immediato e senza ripercussioni.

"-Credi che abbiamo fatto male a lasciare andare Blake, quella volta?-
Mi strinse di più. -Non lo so. Non lo so proprio.-
-Le intenzioni erano buone. Volevamo dargli una possibilità.-
[...]
-Forse l'avrei fatto, prima di conoscerti. Prima di incontrarti, avrei ucciso Blake per quello che aveva fatto e poi mi sarei sentito uno schifo, ma l'avrei fatto comunque. [...] Tu mi fai riflettere prima di agire. Mi fai desiderare di essere una persona...sì, insomma... un Luxen migliore. [...] Prendo decisioni terribili. So essere uno stronzo di prima categoria. Tendo a far fare alla gente quello che voglio. E lascio che quanto è successo a Dawson mi influenzi troppo... in negativo. Ma tu mi rendi diverso.-"

Non vi aspettate una Katy inerme e una ragazzina senza spina dorsale. Già nel primo libro lotta per quello che vuole, ma nel corso dei successivi tira fuori una grinta e una tenacia fuori dal comune. Lei non vuole essere spettatrice di quello che le sta succedendo, ma lotta in prima persona per ottenere quello che vuole e aiutare i suoi amici e il suo ragazzo nella loro "guerra di sopravvivenza".

"In quelle ore avevo capito tante cose. Mi ero resa conto di quanto ero cambiata dal giorno in cui avevo conosciuto i Luxen, di quanto ero diventata coraggiosa per poterli difendere. Avevo mentito, ma l'avevo fatto per proteggerli. E ora sapevo anche che non avrei esitato a uccidere per Daemon e tutti quelli che amavo. La vecchia Katy non c'era più. Al suo posto c'era una persona diversa. "

"Certe situazioni non potevano essere cambiate. Potevo solo cambiare il mio modo di affrontarle."

In più parti della saga, viene affrontato il tema della morte. Katy ha perso il padre per un tumore e lo ha visto soffrire per le cure. Daemon e Dee soffrono per la morte del fratello e devono imparare a cavarsela senza di lui e convivere con la sua assenza. E poi morirà anche un personaggio abbastanza importante e i ragazzi dovranno affrontare l'ennesimo dolore e il senso di colpa.
Non sempre le loro scelte sono immediate, dovranno affrontare decisioni difficili e scegliere di chi fidarsi.

Mi è piaciuto anche che, nel penultimo libro, viene raccontato finalmente anche il punto di vista di Daemon, LUI... E' vero che l'autrice ha annunciato che sta scrivendo il punto di vista di questo fantastico personaggio maschile per raccontare le vicende del primo libro (il più bello, a mio parere), però avere già delle piccole anticipazioni dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti è stata una lettura molto piacevole...

Non c'è niente che non sia stato già raccontato in altri libri di questo genere e lo schema è più o meno lo stesso: ragazza conosce un ragazzo diverso da lei (vampiro, lupo mannaro o alieno che sia) e se ne innamora. La loro storia d'amore è osteggiata e contornata da combattimenti per difendersi dai cattivi. Ma alla fine tutto finisce bene.
E allora che c'è di diverso, rispetto al solito? Lo stile di scrittura è molto scorrevole e mi sono piaciuti i temi che l'autrice ha inserito nel romanzo. E poi i personaggi sono molti e, durante la lettura, mi sono immedesimata in ognuno di loro, per un motivo o per un altro...

Io ho scelto di leggere l'intera saga di seguito e, per fare questo, ho aspettato che uscissero tutti i libri prima di cominciare. In ogni caso, se dovessi scegliere, almeno il primo libro non fatevelo scappare!!!

Buona lettura!

mercoledì 16 settembre 2015

Scrapbooking obsession

Tempo fa mi è stato segnalato questo articolo, che tratta di una riflessione sul fatto che una scrapper può essere "ossessionata" da questo hobby, quando diventa una passione e ci si pensa tutto il giorno.

Mi ha fatto riflettere... ormai anch'io passo la maggior parte del mio tempo libero a casa nella scrap room (anche senza creare niente ma è diventato il mio ufficio), e qualsiasi evento a cui partecipo, anche il più semplice, diventa un motivo per scattare foto <<che poi devo fare il project life>> oppure <<dai che ci creiamo un album per questo evento!>>.
Poco importa se l'evento in questione altro non è che una semplice passeggiata o un pranzo in famiglia... tutte le scuse sono buone!!!

Vogliamo aprire una (triste) parentesi sullo shopping compulsivo???!!!???
<<Questo è l'ultimo anno che vado in fiera ad Abilmente!>> è il mio mantra che mi ripeto tutti gli anni dopo che ci sono andata e ci ho lasciato là un portafoglio intero con tutti i risparmi!
<<Stiamo attente a non esagerare con lo shopping al meeting e valutiamo bene cosa acquistare, che poi non usiamo mai tutta 'sta roba!>> dico a mia sorella ogni volta che entriamo nella stanza adibita al meeting e vediamo tavolate piene di ben di Dio (e no, non mi riferisco solo al cibo!!!).
E poi c'è il Diavolo in persona, ovvero lo shopping on line!!! In rete ci sono mille negozi e in ognuno c'è qualcosa che mi interessa e che <<DEVO ASSOLUTAMENTE AVERE PERCHE' E' FAVOLOSO E MI PIACE TANTO TANTISSIMO E POI GIURO CHE LO USERO' UN SACCO!!!!!>>. Non commento neanche, perchè sarebbe superfluo, quando il buon Tim presenta un suo nuovo prodotto e io mi trovo a sbavare davanti al pc ogni benedetta volta.
Infine, non dimentichiamoci dei saldi Sizzix! Ogni megasales è sempre la stessa storia: <<diamo un'occhiata e facciamo un carrello ipotetico, giusto per divertirci...>> e poi, invece: <<non vorrai mica rinunciare a queste offerte?? Sono troppo convenienti!!!>> e vai di carta di credito!!!

Lo shopping compulsivo non è l'unico mio problema... quante volte mi trovo a dover buttare un catalogo, ma prima ci strappo le pagine che mi interessano perchè sono utili per mattare una foto??? Oppure riutilizzo qualsiasi oggetto possa trovare in casa e riciclare per fare un lavoretto, oppure provare a fustellare qualsiasi materiale per dimostrare l'invincibilità della mitica big shot, che tutto può!
Adesso qualsiasi persona di mia conoscenza, prima di buttare qualcosa, mi chiede se mi può essere utile, così mi arrivano nastri, borsette e chi più ne ha più ne metta! Ormai ho coinvolto tutti in questa spirale autodistruttiva!

Ultimamente, però, l'ossessione si è spinta oltre ed è diventata qualcosa di pericoloso/preoccupante... la meta dei viaggi deve sempre prevedere una vicinanza con negozi di scrap (solo per esplorare, si intende...) e non mi vergogno di dire che a volte vorrei proprio organizzare una spedizione SOLO per andare in un negozio, tralasciando il resto...
Ma quello che mi fa più pensare a quanto lo scrap sia diventato parte di me è quando vedo un bordo di un vestito in vetrina e penso a che bel timbro potrebbe essere, oppure nei mercatini quando gli artigiani espongono i loro lavori io tento di indovinare quale fustella sia stata utilizzata, il modello e, non meno importante, se io ce l'ho... ed è capitato più di una notte che mi sia sognata di stencil, inchiostri e quant'altro!!!

Lo so, sembro una pazza!! Ma, nonostante tutto, ne sono felice. Lo scrap è un hobby che mi fa stare bene ed è diventato man mano una parte molto importante della mia vita. Il fatto che anche le altre persone che mi stanno intorno se ne siano accorte è un altro punto a questo favore.
Perciò, va bene così... accetto le mie manie e le mie ossessioni, che nonostante tutto mi fanno stare bene, e continuo a stare in questo mondo, certa che ci sono altre pazze come me che mi fanno compagnia!!

E voi? Siete anche voi ossessionate dallo scrap come me? Aspetto i vostri commenti!!!

lunedì 14 settembre 2015

Project Life Agosto

Vi dico la verità: questo mese è stato per me difficilissimo mettermi a fare il project life. Il primo scoglio è stato stampare le foto: di solito programmo sempre come vorrei strutturare le pagine (almeno grossomodo, poi nel corso della creazione ci sono sempre dei cambiamenti...), ma stavolta è stato veramente complicato perchè avevo principalmente foto orizzontali, ma non volevo il solito schema 4x6 per ogni foto.

Ho rimandato più che ho potuto, poi mi sono fatta coraggio e mi sono messa all'opera!
Ci ho messo un'intera mattina e qualche oretta anche al pomeriggio prima di avere tutte le foto stampate, anche perchè non è proprio semplicissimo stampare con la selphie, nonostante i molti programmi di collage esistenti, sia in app che per il computer.

Ma, alla fine, ci sono riuscita! E una volta che avevo sotto mano tutte le foto, il resto è venuto da se'.

Ho cercato per questo mese di usare degli abbellimenti e delle strutture diverse, perchè sono sempre in evoluzione e perchè vedo molte cose belle nei vari blog e ho sempre voglia di provare a mettermi in gioco anch'io.

La pagina iniziale rappresenta una novità rispetto al solito: ho creato una "scenetta" usando i timbri Lawn Fawn e con la fuse ho fatto delle sezioni irregolari che ho riempito di paillettes.



Poi, però, come al solito, c'è il calendario iniziale con le carte Simple Stories, con la solita struttura di sempre...






Ho creato anche una pagina di dimensione più piccola, alternata a qualcuna di dimensione standard, per creare un movimento alla struttura del project life...




E poi sono ritornata al "classico", sperimentando però le scritte in gomma crepla per farle risaltare di più...






Ci sarebbero ancora mille cose da provare, ma anche per questo mese mi sono fermata qui. Spero di riuscire ad usare nuove tecniche il prossimo mese, per cui... STAY TUNED!

venerdì 11 settembre 2015

Due figlie e altri animali feroci

Il libro che vorrei consigliarvi oggi è un romanzo molto divertente scritto da Leo Ortolani, un fumettista. 

Si intitola "Due figlie e altri animali feroci" e racconta della sua esperienza di adozione internazionale in Colombia delle sue due bimbe. 
Lo stile di scrittura è molto scorrevole: lo scrittore, attraverso delle email a parenti e amici a casa, racconta dell'incontro con quelle che diventeranno sue figlie e racconta loro le avventure con le piccole. 

All'inizio, nei primi capitoli, racconta delle motivazioni che stanno alla base della loro scelta.

"Fate un giro sui forum dei genitori che stanno cercando di adottare. Ovunque, la richiesta di un consiglio su come rispondere agli psicologi, se sia meglio raccontare tutto, ma proprio tutto, oppure se sia più prudente tacere del nonno che ammazzava le vecchie e le sotterrava nell'orto, accennando solo all'incredibile dimensione delle zucchine. E poi tutte quelle domande, cercando non si sa cosa. Com'erano i tuoi genitori? Hai fratelli? Com'è il vostro rapporto? Hai nipoti? Credi negli UFO? Sette per otto?"
Non vi aspettate consigli sul l'adozione o una critica alla burocrazia che sta dietro ad una scelta del genere.Si tratta piuttosto di un diario delle loro giornate in Colombia, quando lui e la moglie cercavano di capire come fare ad affrontare le "disgrazie" tragicomiche con cui tutti i genitori si trovano ad avere a che fare. Non ci sono "'modi d'uso" e non è un manuale di istruzioni, ma credo che qualsiasi persona che abbia dovuto occuparsi di un bimbo per un pò di tempo si possa immedesimare nelle vicende raccontate. 

Mi è piaciuto leggere che la famiglia non è una cosa che si crea dal nulla, in modo automatico, così, da un giorno all'altro. Per costruire una famiglia ci vuole molta molta pazienza e, soprattutto, tanto amore. 
In particolare, mi ha molto commosso il capitolo finale, dove l'autore ha trattato brevemente lo stato della situazione dopo un anno con le sue figlie. Alcune difficoltà sono rimaste, altre si sono attenuate, e ne sono sorte di nuove. Ma quello che è rimasto è la figura di due genitori sempre più innamorati delle loro bimbe, nonostante tutto!

"Sono giorni in cui ci si rende conto che due settimane non bastano a fare famiglia. Che se le sgridi e/o le patacchi, sei un mostro, e il primo che le fa giocare senza riprenderle (che poi, tanto, mica se le porta a casa lui!) diventa immediatamente il nuovo papi o la nuova mami. Un po' ci si rimane male. Io, che sono una persona matura e ho 43 anni, questa me la pagano! [...] Solo perché non ti faccio fare tutto quello che vuoi, adesso vai a cercarti un altro papi? Ti metto a posto io! Mia moglie, però, mi dice «se tu non la ami, lei non ti ama!» [...] Lo sapevamo, ce lo avevano detto: «guardate che vi metteranno alla prova. Guardate che andranno dagli altri, a farsi coccolare, e non da voi. Che lo fanno apposta». Chiaramente ci vorrà del tempo, prima che questa strana famiglia possa cimentarsi e diventare tale... Ci sono momenti in cui si fa fatica ad accettare queste cose, così come le stesse bimbe avranno momenti in cui faranno fatica ad accettare noi. Resta il fatto che noi siamo i loro genitori, e che faremo tutto quello che possiamo perché crescano amate, educate e gioiose. "


Riguardo l'autore, vi segnalo anche una breve, ma divertente, intervista a questo link, che vi anticipa un pò lo stile di scrittura di questo autore, per chi, come me, non lo conosce come fumettista.

Buona lettura!

mercoledì 9 settembre 2015

Road to Expo Milano 2015

Verso metà agosto sono andata all'Expo. Avevo il biglietto agevolato per gli studenti e quindi ne ho approfittato per regalarmi una giornata diversa dal solito.
In realtà, poi, la scusa era ottima per scattare una marea di foto per realizzare un album scrap!!!

E' stata una giornata faticosa, ma molto divertente! All'Expo abbiamo respirato un'atmosfera magica, c'erano luci, suoni e odori che venivano da molti paesi... è stato come fare un giro del mondo in un'intera giornata! Abbiamo camminato un sacco, per cercare di condensare il più possibile in un'unica giornata, ma è stato veramente bello.

Il mio cellulare è stato bravissimo ed ha resistito per tutta la giornata senza abbandonarmi (anche se alla fine avevo 1% di batteria!) e anche il tempo ci ha regalato una temperatura ideale, nè troppo calda, nè troppo fredda... solo a fine giornata ha cominciato a piovere, ma ormai ce ne stavamo tornando a casa, per cui... meglio di così non ci poteva andare!!

Ovviamente, arrivata a casa, ho subito pensato alla struttura per l'album e ho cominciato a preparare le foto (che erano tantissime!!).
Ho colto al volo l'occasione e ho pensato ad una struttura rilegata con la bind it all, perchè ce l'ho a casa da un pò e non l'ho ancora usata (sì, lo so, sono una vergogna!).

La preparazione di tutta la struttura mi ha impegnato un pò... ho stampato tutte le foto e preparato delle pagine 15x15, poi ho messo in ordine tutte le foto per dare un senso all'album... solo a questo punto ho potuto cominciare!!!

Ecco alcune pagine del mio album.



















Con questo album ho sperimentato anche la nuova macchina da cucire, inserendo delle cuciture nelle pagine qua e là. E' stato faticoso capire come funzionava, ma alla fine mi ha dato un sacco di soddisfazioni!!! Mi piace molto l'effetto delle cuciture e trovo che, a volte, basti poco per ottenere dei grandi risultati.

lunedì 7 settembre 2015

Segnalibro cucito

Lo scorso mese, quando sono andata all'Ikea, mi sono regalata anche la macchina da cucire. Sì, lo so che non è il massimo della qualità, ma io non sapevo neanche com'era fatta una macchina da cucire e volevo qualcosa di semplice ed economico giusto per iniziare e questa ha fatto al caso mio anche per il giusto rapporto qualità-prezzo.

La povera suddetta macchina è rimasta inutilizzata in scrap room per un bel pò di tempo, finchè non ho preso in mano la situazione e mi sono messa a provare. Ho studiato i vari tutorial ikea e anche alcuni tutorial su youtube come questo corso di cucito e mi sono messa al lavoro.

Non vi nascondo che, per me che sono una neofita, non è stata per niente un'impresa facile, anzi! In più di qualche momento ho pensato di buttare via tutto e rinunciare, ma poi, piano piano, ho cominciato a riuscire a fare qualche punto e, quando sono arrivate le prime soddisfazioni, ho continuato imperterrita a provare e riprovare!

Ho scoperto che cucire mi piace e non vedo l'ora di mettermi alla prova utilizzando questo mio nuovo attrezzo. Per ora sono una vera e propria schiappa, ma conto di migliorare piano piano che ci gioco un pò. Anzi, se avete dei progetti interessanti sul cucito, aspetto volentieri le vostre proposte!!!!


L'altra sera, mentre giocavo un pò facendo un sacchettino di stoffa di prova, ho preso al volo l'occasione e ho realizzato un segnalibro.



Sono partita ispirandomi a questo pin e avevo giusto bisogno di un pensierino facile e veloce da regalare.

Ecco la mia realizzazione:



Certo, le righe sono storte e ci sono ancora molte cose in cui non sono portata (tipo iniziare e finire il punto!), ma come primo prototipo sono soddisfatta del risultato!

Ora non vedo l'ora di mettermi al lavoro di nuovo con stoffa o carta... l'importante è che sia cucita!!!

venerdì 4 settembre 2015

Back to school

Fra pochissimo inizierà la scuola elementare e già qualche bimbo ha ripreso la materna. L'inizio/la ripresa delle attività scolastiche può essere per alcuni motivo di disagio... le vacanze hanno dei ritmi diversi e riprendere la solita routine è faticoso. 

Quello che vi voglio proporre oggi sono due albi illustrati che parlano della scuola. Magari leggendoli vi potranno aiutare oppure semplicemente si può condividere con i più piccoli una lettura a tema.

Il primo consiglio è "SONO ASSOLUTAMENTE TROPPO PICCOLA PER ANDARE A SCUOLA" di Lauren Child.


I protagonisti sono i due (famosi) fratellini Charlie e Lola. Piccola parentesi: è uscita anche in Italia la serie animata e ve la consiglio perchè è molto bella!

Dunque, Lola è la sorellina di Charlie ed è "piccola e molto buffa". La mamma e il papà dicono che è arrivato il momento per Lola di andare a scuola, ma lei non ne è così sicura. 
"Non sono assolutamente grande. Sono ancora proprio piccola." dice Lola. E poi c'è un altro fatto: 


Charlie, da buon fratello maggiore, cerca di convincere la sorellina che della scuola ne ha bisogno e che è divertente. Ma Lola, da furbetta, ha sempre una risposta pronta per tutto.





Vi lascio in sospeso il finale, ma vi anticipo che, con Lola, il divertimento è assicurato!

Il secondo libro che vi vorrei proporre si intitola "ZEB E LA SCORTA DI BACI". E' un libro che tratta genericamente del distacco dai genitori, non necessariamente dovuto alla scuola, ma potrebbe anche riguardare una gita o una notte a dormire dai nonni.


Protagonista di questa storia è il piccolo cucciolo Zeb che deve andare in gita con la scuola e dormire lontano da casa, ma già prima di partire ha nostalgia dei genitori.


La mamma ha un'idea per fargli compagnia anche quando sarà lontano: prepara i suoi baci e quelli del papà stampati su dei foglietti e li consegna a Zeb. Quando si sentirà solo basterà usarne uno e tutto andrà meglio.


Zeb parte per la sua gita. Un suo compagno si mette a piangere e, si sa, la nostalgia è contagiosa...



Gli altri compagni, incuriositi dalle preziosità di Zeb, gli chiedono informazioni e Zeb, che è generoso, distribuisce i baci dei suoi genitori a tutti i bambini che ne hanno bisogno.



Solo che adesso a Zeb non ne rimangono più. Come farà?

Anche qui vi lascio la sorpresa del finale. A me questo albo piace molto, lo trovo dolcissimo e l'ho anche adattato in molti laboratori per bimbi con delle attività attinenti, prima tra tutti quella di realizzare dei baci da consegnare ai genitori. E poi vi sfido a trovare un libro delle edizioni Babalibri che non sia bello!!! 


Ok, questo è tutto. Vi auguro un buon rientro a scuola e buona lettura! A presto!
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