Dopo un po' di latitanza da questo appuntamento torno con un libro che mi ha accompagnato per un mesetto... si chiama "io dopo di te" ed è il seguito del famoso "io prima di te" di Jojo Moyes dal quale è stato tratto anche un film al cinema.
Avevo letto "io prima di te" ancora un anno fa e devo dire che mi era piaciuto davvero molto. L'ho trovato un libro scritto bene, molto scorrevole da leggere e ho apprezzato molto come la scrittrice ha reso bene i vari punti di vista dei protagonisti riguardo un tema così delicato come l'eutanasia.
Per questo motivo, ero molto incuriosita dalla trasposizione cinematografica e devo dire che non ne sono rimasta delusa. Anche se nel film tutto è stato reso molto più "leggero", non è stato stravolto il senso del libro, ne' è stato reso più strappalacrime del necessario.
Arrivata a casa, ho subito voluto iniziare il seguito del libro, di cui non ne conoscevo l'esistenza. Vi confesso che è stato faticoso lasciarsi coinvolgere dalla lettura e più volte leggevo solo poche parole e poi lo abbandonavo. Ma alla fine, più per curiosità di vedere che cosa ne era stato dei personaggi che avevo tanto amato nel primo libro, ho proseguito nella lettura e terminato il libro.
In questo seguito troviamo Lou devastata dalla morte del suo Will e incapace di andare avanti con la sua vita.
Lou conoscerà un nuovo amore, ma dovrà imparare a lasciare andare il vecchio, prima di incominciare una nuova vita. E questo non è di certo facile.
E ci sarà anche una nuova protagonista, una misteriosa ragazzina super incasinata che si scoprirà essere la figlia di Will. E con questa nuova rivelazione, dovranno farci i conti un pò tutti.
Vi consiglio la lettura di questo libro, anche se non ho apprezzato molto il finale e non ho amato la crisi di identità della mamma di Lou. Ma, per il resto, mi è piaciuto!
Vi lascio con un'ultima frase che potrebbe essere un motto di vita:
Buon venerdì e buon weekend. A presto,
Stefania
Per questo motivo, ero molto incuriosita dalla trasposizione cinematografica e devo dire che non ne sono rimasta delusa. Anche se nel film tutto è stato reso molto più "leggero", non è stato stravolto il senso del libro, ne' è stato reso più strappalacrime del necessario.
Arrivata a casa, ho subito voluto iniziare il seguito del libro, di cui non ne conoscevo l'esistenza. Vi confesso che è stato faticoso lasciarsi coinvolgere dalla lettura e più volte leggevo solo poche parole e poi lo abbandonavo. Ma alla fine, più per curiosità di vedere che cosa ne era stato dei personaggi che avevo tanto amato nel primo libro, ho proseguito nella lettura e terminato il libro.
In questo seguito troviamo Lou devastata dalla morte del suo Will e incapace di andare avanti con la sua vita.
"Con Will non avevo mai dovuto riflettere su quello che potevo o non potevo dire. Parlare con lui era facile come respirare. Ora ero diventata brava a non raccontare praticamente nulla di me."E, forse, la parte più difficile da superare era proprio questa:
"Avevo amato un uomo che mi aveva aperto un mondo, ma non mi aveva amato abbastanza da decidere di restarci."Mi sono ritrovata in molte delle riflessioni del libro e in molti dialoghi concordavo con i protagonisti. Ogni personaggio (anche i genitori di Lou che non erano così affezionati a Will) hanno dovuto fare i conti con la sua scelta di non vivere ulteriormente. E ognuno lo ha affrontato a modo suo, come riusciva.
"Impari a convivere con il dolore, impari a convivere con loro. Perchè sì, rimangono nel nostro cuore, anche se non respirano e non vivono più accanto a noi. Non è lo stesso dolore devastante che si prova all'inizio, il dolore che ti travolge e ti fa venire voglia di piangere nei posti sbagliati e di prendertela con tutti gli idioti che sono ancora vivi mentre la persona che amavi è morta. E' qualcosa che impari a gestire. Come adattarsi intorno a un buco."
Lou conoscerà un nuovo amore, ma dovrà imparare a lasciare andare il vecchio, prima di incominciare una nuova vita. E questo non è di certo facile.
"E poi delle stupide lacrime cocenti sgorgavano improvvise, e allora strizzavo i miei stupidi occhi ripetendomi che era quello il risultato che si ottiene se si permette a qualcuno di avvicinarsi."
"Impegnarmi con Sam significava rassegnarmi alla possibilità di una nuova perdita."
E ci sarà anche una nuova protagonista, una misteriosa ragazzina super incasinata che si scoprirà essere la figlia di Will. E con questa nuova rivelazione, dovranno farci i conti un pò tutti.
"Non esisteva un percorso diretto per uscire dal dolore. Ci sarebbero state giornate belle e giornate brutte. Oggi era soltanto una di quelle brutte, una curva stretta da affrontare e superare."
Vi consiglio la lettura di questo libro, anche se non ho apprezzato molto il finale e non ho amato la crisi di identità della mamma di Lou. Ma, per il resto, mi è piaciuto!
Vi lascio con un'ultima frase che potrebbe essere un motto di vita:
"Devi vivere. E buttarti in ogni cosa cercando di non pensare alle ammaccature."
Buon venerdì e buon weekend. A presto,
Stefania
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